C.E.I.:Giovanni 1:38Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?». Giovanni 1:49Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». Giovanni 3:2Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». Giovanni 4:31Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». | Nuova Riveduta:Giovanni 1:38Gesù, voltatosi, e osservando che lo seguivano, domandò loro: «Che cercate?» Ed essi gli dissero: «Rabbì (che, tradotto, vuol dire Maestro), dove abiti?» Giovanni 1:49Natanaele gli rispose: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele». Giovanni 3:2Egli venne di notte da lui e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi segni miracolosi che tu fai, se Dio non è con lui». Giovanni 4:31Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: «Rabbì, mangia». | Nuova Diodati:Giovanni 1:38Ma Gesù, voltatosi e vedendo che lo seguivano, disse loro: «Che cercate?». Essi gli dissero: «Rabbi (che, tradotto, vuol dire maestro), dove abiti?». Giovanni 1:49Natanaele, rispondendogli, disse: «Maestro, tu sei il Figlio di Dio; tu sei il re d'Israele». Giovanni 3:2Questi venne a Gesù di notte e gli disse: «Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio, perché nessuno può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». Giovanni 4:31La mietitura e gli operai | Riveduta 2020:Giovanni 1:38Gesù, voltatosi e osservando che lo seguivano, domandò loro: “Che cercate?”. Ed essi gli dissero: “Rabbì (che, interpretato, vuol dire: 'Maestro'), dove abiti?”. Giovanni 1:49Natanaele gli rispose: “Maestro, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il Re d'Israele”. Giovanni 3:2Egli venne di notte a Gesù e gli disse: “Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio, perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui”. Giovanni 4:31Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: “Maestro, mangia”. |
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